3. Conoscenze dei mondi lontani
L'intenso scambio tra i Pompeiani e i popoli di paesi lontani è testimoniato, ancor più che dalle frequentissime rappresentazioni di animali, piante e, più in generale, di ambienti esotici, dal ritrovamento di numerosi reperti, alcuni dei quali decisamente insoliti.
Accanto a conchiglie, l'oggetto-ricordo forse più comune di viaggi in paesi lontani, e a pietre preziose, troviamo infatti uno scheletro di bertuccia.
Gli scambi con i paesi lontani avvenivano lungo le rotte del mare e via terra: l'antica via Egnazia, ad esempio, da Brindisi si spingeva fino a Costantinopoli.
Le carte viarie mostrano che, nel primo secolo dopo Cristo, lo spazio conosciuto dai Romani comprendeva vaste aree del Mediterraneo, dell’Europa e di parte dell’Asia.
Importanti strade collegavano Roma alle terre del Nord Europa e dell’Asia, mentre sperimentate rotte marittime permettevano, salpando da Ostia, di raggiungere i porti del Mediterraneo e del Mar Nero.
La penisola italiana, suddivisa in regioni e province, rappresentava il centro delle terre conosciute. Essa era percorsa da una rete di strade che si diramavano da Roma, esaltando la centralità della capitale rispetto alle colonie.