Scimmia in bronzo
Scimmia in bronzo

L'intenso scambio tra i Pompeiani e i popoli di paesi lontani è testimoniato, ancor più che dalle frequentissime rappresentazioni di animali, piante e, più in generale, di ambienti esotici, dal ritrovamento di numerosi reperti, alcuni dei quali decisamente insoliti.
Accanto a conchiglie, l'oggetto-ricordo forse più comune di viaggi in paesi lontani, e a pietre preziose, troviamo infatti uno scheletro di bertuccia.
Gli scambi con i paesi lontani avvenivano lungo le rotte del mare e via terra: l'antica via Egnazia, ad esempio, da Brindisi si spingeva fino a Costantinopoli.

Le carte viarie mostrano che, nel primo secolo dopo Cristo, lo spazio conosciuto dai Romani comprendeva vaste aree del Mediterraneo, dell’Europa e di parte dell’Asia.
Importanti strade collegavano Roma alle terre del Nord Europa e dell’Asia, mentre sperimentate rotte marittime permettevano, salpando da Ostia, di raggiungere i porti del Mediterraneo e del Mar Nero.
La penisola italiana, suddivisa in regioni e province, rappresentava il centro delle terre conosciute. Essa era percorsa da una rete di strade che si diramavano da Roma, esaltando la centralità della capitale rispetto alle colonie.

Affresco con scena nilotica
  • Provenienza: Ercolano
  • Datazione: Età augustea - III stile