2. La misura dello spazio
Una delle riforme volute dall'imperatore Augusto (27 a.C. - 14 d.C.) fu l'unificazione delle misure localmente in uso in tutti i territori dell'impero con quelle di Roma: ciò portò ad introdurre ovunque il piede, corrispondente a 29,65 cm circa, base sia delle misure di superficie che di quelle di volume.
Per quanto riguarda le prime, uno dei principali campi di applicazione era l'agrimensura, cioè la misura e la divisione dei terreni secondo schemi geometricamente regolari. Queste operazioni venivano effettuate con un apposito strumento, la groma, rinvenuta integra solo a Pompei.
Per misurare le miglia percorse durante un viaggio esisteva invece un complesso meccanismo, chiamato odometro, noto solo attraverso le fonti letterarie.
I Romani non recarono contributi originali in campo matematico, limitandosi a introdurre nuovi simboli per i numeri interi, i cosiddetti numeri romani, poco adatti per compiere operazioni aritmetiche complesse.
Essi adottarono, inoltre, un sistema frazionario su base 12, derivato probabilmente dal rapporto tra il mese lunare e l’anno. L’oncia corrispondeva infatti alla dodicesima parte dell’unità di misura del sistema metrico e ponderale romano.
L'imperatore Augusto promosse l'unificazione delle diverse misure in uso nei territori dell'Impero, imponendo ovunque il piede romano, corrispondente a 29,65 centimetri. Anche le misure di volume erano riferite al piede lineare. L'anfora, unità di misura dei liquidi, aveva infatti una capacità pari al cubo del piede, mentre il modio, unità di misura di semi e granaglie, corrispondeva alla terza parte dell'anfora.
Nelle tecniche agrimensorie, cioè nella misura e divisione dei terreni secondo figure geometriche regolari, i Romani raggiunsero livelli di eccellenza. Le misure venivano effettuate con la groma, uno strumento noto attraverso fonti testuali e iconografiche. L'unico esemplare integro è stato rinvenuto a Pompei.
Per misurare le miglia percorse si utilizzava un complesso dispositivo meccanico, l’odometro, noto solo attraverso fonti letterarie.
