Materiale:
Pilastro in muratura con intonaco dipinto
Dimensioni:
174 x 93 x. 62 cm
Collocazione:
Napoli, MAN; inv. 9774
Provenienza:
Pompei, Fullonica di Veranio Ipseo (R. VI, 8, 20)
Datazione:
Seconda metà I sec. d.C.
Il pilastro è decorato su tre delle quattro facce. Le scene riprodotte su due lati contigui (quello frontale e quello laterale destro) illustrano in maniera puntuale le diverse fasi delle attività di una fullonica, l'officina nella quale si svolgeva la lavorazione della lana. Subito dopo la tessitura, la pezza di lana doveva essere sottoposta alla follatura, immersa, cioè, in ampi bacini contenenti acqua e soda e pestata con i piedi dai fullones, come mostra una delle scene. Nel registro superiore, un giovane carda la stoffa sospesa ad un asse, servendosi di una larga spazzola in metallo con punte acuminate, mentre da destra un altro giovane avanza, portando una sorta di gabbia in vimini, sulla quale veniva steso il tessuto per la solforazione, e il recipiente contenente, appunto, lo zolfo acceso: in cima alla gabbia è la civetta, protettrice dei fulloni. In basso, sulla sinistra, una dama esamina un pezzo di stoffa che le porge un'ancella. Nel registro inferiore, i fullones lavano i panni immersi nei bacini, pestandoli con i piedi. Sul lato attiguo, in alto è raffigurata la pressa, in cui le stoffe, poggiate sul piano di legno, venivano "stirate" con la pressione esercitata dalle due grosse viti. Nel registro inferiore, su due assi sono sospesi dei panni; un giovane in corta tunica, un lavorante, porge un indumento a una donna che gli sta di fronte; ad essi sembra rivolgersi una figura femminile seduta, che tiene tra le mani un piccolo bacino.
La decorazione dipinta sulla faccia sinistra è conservata solo nel registro superiore: all'interno di un edificio sacro, individuato da sottili colonne che sostengono un tetto a doppio spiovente, è la figura di una Venere nuda, rappresentata nello schema consueto in età ellenistica, in atto di poggiarsi con il braccio sinistro su un pilastrino, mentre con la mano destra trattiene un lembo di un mantello che si dispone con ampia curva dietro le gambe della figura.