Materiale:
Opus vermiculatum
Dimensioni:
47 x 41 cm
Collocazione:
Napoli, MAN; inv. 109982
Provenienza:
Pompei, dalla bottega R.I,5,2 (triclinio)
Datazione:
Metà del I secolo d.C. - II stile
Costituiva l'emblema nel pavimento del triclinio questo mosaico che, con la rappresentazione naturalistica del teschio e degli strumenti da muratore, esprime allegoricamente la caducità della vita e l'incombere della morte.
Ed è la libella, l'archipendolo, da cui pende il filo a piombo - lo strumento che serviva a controllare il livellamento della costruzione - che simbolicamente tutto eguaglia: dai suoi estremi pendono in perfetto equilibrio i simboli del potere (lo scettro e la porpora) e, a destra, la bisaccia ed il bastone, simboli della povertà.
Va sottolineato l'intento di rendere con precisione sia il teschio, con una fila di tessere di tono più scuro a sottolineare le suture ossee, che l'archipendolo, strumento che si conosce solo attraverso le raffigurazioni di epoca romana, dove sono ben evidenti gli elementi di congiunzione in bronzo della struttura in legno dello strumento.