La caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi ottomani nel 1453 segnò la fine dell'Impero Romano d'Oriente, cambiando radicalmente lo scenario politico e commerciale del Mediterraneo. Per più di un secolo, fino alla battaglia di Lepanto del 1571, che pose fine alla supremazia turca nel Mediterraneo, le tradizionali rotte commerciali per l'Oriente attraverso l'Asia Minore subirono un fortissimo sbarramento. La pirateria da un lato, le pesanti tasse imposte dai Turchi alle navi mercantili dall'altro, resero impraticabile la via per le Indie per quasi tutte le potenze marinare. Solo i Veneziani riuscirono a mantenere un ruolo di controllo dei traffici commerciali. I Genovesi, così come i Portoghesi e gli Spagnoli, furono costretti a cercare vie alternative. Fu Enrico il Navigatore principe del Portogallo (1394-1460), a tentare per primo un passaggio alternativo a sud dell'Africa. Grazie alle caratteristiche della caravella, una nuova imbarcazione capace di resistere alle tempeste dell'oceano, Enrico scoprì dapprima le isole Azzorre e si portò successivamente lungo le coste dell'Africa occidentale fino alla Sierra Leone. Era il 1460. Circa trent'anni dopo Bartolomeu Dias (ca. 1450-1500) doppiò il Capo di Buona Speranza, e alla fine del secolo Vasco da Gama (1469-1524) portò la prima nave portoghese nelle Indie Orientali.