Andrea Bianco (attivo ca. 1430-ca. 1464), ufficiale delle galee veneziane e cartografo, fu uno dei collaboratori di Fra Mauro (attivo ca. 1430-ca. 1459/1464) per la realizzazione del mappamondo commissionato dalla corte portoghese di Alfonso V (1432-1481) nel 1457. Di Bianco si sono conservati un piccolo atlante nautico, disegnato e firmato a Venezia nel 1436, e una carta marina, disegnata e firmata a Londra nel 1448.
L’atlante nautico, che misura 28 x 36 cm, include sette carte marine che raffigurano il bacino del Mediterraneo, il Nord Africa e il Nord Europa. L’atlante include anche un mappamondo circolare, un planisfero tolemaico e la spiegazione della cosiddetta “toleta de marteloio”, una tabella trigonometrica da usare insieme alla bussola per il calcolo delle rotte di navigazione. Bianco riunisce dunque tutti i linguaggi di rappresentazione grafica dello spazio geografico disponibili nella prima metà del Quattrocento.
La carta marina disegnata a Londra misura 63 × 85,5 cm e mostra in modo innovativo le coste occidentali dell’Africa fino a Cavo verde in Senegal e Cavo rosso, tra Senegal e Guinea-Bissau. Era aggiornata dunque ai viaggi del 1444 e 1446 del portoghese Aires Gomes da Silva y Fernandes (?-1500) lungo le coste dell’Africa.
La carta marina e l’atlante nautico di Bianco, insieme ai mappamondi coevi di Albertin di Virga (attivo 1387-1419) e Giovanni Leardo (attivo 1442-1453), esemplificano il tipo di fonti cartografiche che Fra Mauro aveva a propria disposizione o che poteva consultare. La loro comparazione è molto utile per comprendere l’eccezionalità del lavoro cosmografico di Mauro. Confrontando semplicemente le loro dimensioni relative, si nota che il mappamondo è circa 6 volte maggiore della mappa risultante dall’unione delle carte marine che compongono l’atlante nautico di Bianco; è 7 volte più grande della carta marina londinese dello stesso Bianco, e circa 20 volte maggiore del più grande dei mappamondi disegnati da Leardo, quello del 1452, che aveva un diametro di circa 40 cm.