Nota in Cina fin dal IV secolo d.C., la bussola fu introdotta in Occidente dagli Arabi nel XII secolo. Insieme alla carta nautica, essa rappresenta lo strumento principe della navigazione moderna. È formata da un ago calamitato libero di ruotare sul piano orizzontale. Nel campo magnetico terrestre l'ago della bussola indica sempre il polo nord magnetico, che differisce di diversi gradi rispetto al polo nord geografico. In alcuni esemplari a girare sul perno centrale è l'intero quadrante della bussola, e su di esso sono incisi i punti cardinali e la rosa dei venti; in questo caso, la direzione è indicata da un segno di riferimento sull'alloggiamento della bussola. La rosa dei venti che si snoda intorno all'ago magnetico era il riferimento geometrico che consentiva di tracciare sulle carte nautiche la rotta di navigazione. Oltre alle quattro direzioni cardinali, dominate dai venti di Tramontana a nord, Levante a est, Austro a sud e Ponente a ovest, vi erano quattro direzioni intermedie dominate dai venti Grecale a nord est, Scirocco a sud est, Libeccio a sud ovest e Maestro a nord ovest. Ogni intervallo di 45° era suddiviso in quattro parti per un totale di 32 direzioni, che solitamente venivano tracciate sulle carte nautiche per formare il fitto reticolo dei rombi che imbrigliava idealmente la superficie terrestre.