La rosa dei venti disegnata da Fra Mauro (attivo ca. 1430-ca. 1459-1464) lungo la circonferenza del mappamondo lascia presumere che il procedimento cartografico adottato dal camaldolese sia quello tipico della tradizione marinaresca. La coincidenza quasi perfetta tra la carta marina della Biblioteca Apostolica Vaticana e la stessa area geografica raffigurata nel mappamondo convaliderebbe questa ipotesi, consentendo di trasferire a quest’ultimo sia la rosa dei venti della carta marina, sia la scala delle miglia che permette di misurarne il diametro in 9.200 miglia, ovvero circa 12.000 km. Il diametro corrisponde alla latitudine di Gerusalemme, dove la misura di 12.000 km equivale con buona approssimazione alla distanza tra il Portogallo e la costa orientale della Cina, ovvero lo spazio ecumenico rappresentato da Fra Mauro. Quest’area geografica corrisponde a una calotta sferica di circa 130°, che secondo la tradizione cosmografica medievale rappresentava la quarta parte abitabile della Terra.
Dal punto di vista proiettivo il mappamondo è una rappresentazione piana della sfera terrestre. Non avendo indicazioni sul metodo adottato, possiamo ipotizzare che per ottenere questa trasformazione geometrica Fra Mauro abbia immaginato un piano tangente il centro dell’ecumene, in prossimità di Gerusalemme. Su quel piano avrebbe trasferito le distanze tra i paralleli, disegnando questi ultimi come linee rette equivalenti alla lunghezza degli archi di parallelo compresi nella calotta delle terre emerse. Su questo semplice diagramma delle latitudini avrebbe quindi segnato la posizione delle città servendosi esclusivamente delle latitudini e delle distanze tra i luoghi.
Altra ipotesi, più aderente alla tradizione delle carte marine, è che abbia immaginato di trasformare la superficie sferica in un cilindro, dove meridiani e paralleli formano una griglia ortogonale, ritagliando dal suo sviluppo un cerchio centrato sul parallelo di Gerusalemme con raggio pari alla distanza tra Bagdad e le Canarie. In una trasformazione piana di questo tipo, ogni luogo è in relazione agli altri secondo le direzioni dei venti in modo analogo a quanto si riscontra sul globo terrestre.