Cosmografia e fonti

Odorico da Pordenone (ca.1280-1331), nato forse intorno al 1280 in Friuli, è noto per un viaggio in Estremo Oriente compiuto tra il 1318 e il 1330 circa. Entrato in giovane età nel convento di San Francesco a Udine, dove rimase fino a circa il 1318, Odorico visse in un’epoca di intensa attività missionaria della Chiesa cattolica in Oriente. I Francescani, in particolare, avevano raggiunto la Mongolia già nel 1250 circa. Poi, seguendo l’espansione mongola in Cina, erano giunti a Khān Bālīq, la “città dei Khan”, l’odierna Pechino. In questo contesto, intorno al 1318, Odorico intraprese un lungo viaggio che nel corso di dieci anni lo portò fino a Khān Bālīq. A differenza di Marco Polo (1254-ca. 1324), Odorico e i suoi confratelli viaggiarono via mare, partendo da Hormuz e attraversando l’Oceano Indiano e il Mar della Cina. Giunti a Canton, proseguirono per Pechino lungo percorsi carovanieri e fluviali. Rientrato a Padova non più tardi del 1330, nel maggio di quell’anno il ministro provinciale dei Frati Minori lo invitò a redigere una relazione dei viaggi compiuti. Dettata da Odorico al confratello Guglielmo da Solagna (sec. XIV), la relazione fu poi recapitata alla curia papale di Avignone. L’Itinerarium di Odorico ebbe una larga diffusione manoscritta, sia in latino sia in volgare italiano e francese, e fu spesso copiata insieme al Milione di Marco Polo. Ne esistono circa ottanta testimoni, mentre l’editio princeps è del 1513. Odorico si spense nel gennaio 1331 nel convento di San Francesco a Udine.